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Dalla Sicilia in arrivo 24 oli doc

 


 


Chi sceglierà di andare in vacanza in Sicilia potrà presto godere, oltre che del mare, del sole e delle bellezze artistiche e paesaggistiche dellIsola, anche di una vasta scelta di oli doliva certificati. La sezione di Palermo dellIstituto di genetica vegetale (Igv) del Cnr, allinterno del progetto Olviva, finanziato dal Ministero delle politiche agricole e forestali e coordinato dal professor Vito Savino dellUniversità di Bari, sta infatti ultimando la caratterizzazione molecolare di 24 varietà siciliane di olivo.


Nelliniziativa sono coinvolte 25 diverse istituzioni scientifiche che operano in dodici regioni italiane (Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) e ha come obiettivo la valorizzazione del nostro patrimonio olivicolo attraverso la caratterizzazione molecolare, morfologica e sanitaria delle varietà più importanti. LItalia dispone infatti di un ricchissimo germoplasma di olivo pari ad alcune centinaia di varietà, una risorsa di particolare interesse per lagricoltura, lambiente e lalimentazione e che determina la tipicità dellolio doliva che si produce, spiega Francesco Carimi dellIgv-Cnr di Palermo.


Le cultivar italiane ufficialmente censite sono 395 di cui 151 hanno ottenuto lIndicazione geografica protetta (Igp) e la Denominazione di origine protetta (Dop). Grazie alle tecnologie biomolecolari utilizzate in Olviva, con il coordinamento di Luciana Baldoni dellIgv-Cnr di Perugia, precisa Carimi, si potrà stabilire con certezza lidentità delle varietà di maggiore interesse per le regioni coinvolte, si potranno risolvere i casi di sinonimia e fornire strumenti analitici per la certificazione genetica del materiale di propagazione. In pratica, una volta ultimato il progetto, in tutti i laboratori nazionali si potrà ricorrere a un identico sistema per ottenere l impronta digitale delle diverse varietà, primo passo per la tracciabilità degli oli che il consumatore trova sugli scaffali del supermercato.


Oltre alla caratterizzazione genetica delle 200 principali varietà italiane, liniziativa interregionale prevede anche altre attività, quali la valutazione dello stato sanitario delle piante con tecniche di diagnosi innovative e lavviamento di programmi di risanamento che consentano di rigenerare materiale esente da agenti virali; e attività finalizzate al miglioramento degli schemi di produzione e di difesa fitosanitaria da applicare in vivaio per la produzione di piante di elevata qualità, nel tentativo di conciliare esigenze di rispetto ambientale e di salvaguardia della qualità del prodotto con esigenze commerciali.


 ( Fonte Cnr )

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>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.