Vicino ad Adrano, in pieno parco dell’Etna, il primo e unico Castello del vino datato nel lontano 1852, ad uso stabilimento enologico costruito in Italia.
Appena pochi chilometri fuori dall’abitato di Adrano, cittadina immersa nel meraviglioso Parco dell’Etna, in Contrada Solicchiata sorge l’omonimo castello.
Di proprietà del Marchese di Sant’Elia e Barone di Solicchiata Felice Spitaleri di Muglia, il possente maniero, eretto nell’anno 1852, nasce con un unico scopo che traccerà la storia del vino in Italia. Infatti, il Barone Spitaleri intendeva costruire nella contrada un edificio adibito ad uso rurale e questo, dopo poco tempo, divenne la più importante industria per la produzione del vino, il cosiddetto “Vino della Solicchiata”.
Il castello, costruito in pietra lavica direttamente ricavata dalle colate dell’Etna, architettonicamente si rifà allo stile medievale, con tanto di fossato – che circonda l’intera struttura – e ponte levatoio. Questi due elementi servono per rendere e tenere asciutti i sotterranei dove si trovano le storiche ed enormi cantine.
Il Vino prodotto a Solicchiata
Il Castello di Solicchiata è da considerare, nella secolare storia del vino italiano, come il primo e unico castello nato per il vino, ad uso stabilimento enologico costruito in Italia. Inoltre, è stata l’unica cantina italiana a ricevere il privilegio di poter apporre lo stemma reale sullo stabilimento “per il progresso enologico del Regno d’Italia”, e da qui veniva la prima fornitura di vino per la Real Casa d’Italia.
Nel corso del XIX secolo, nel castello l’industria vinicola fu molto florida, e il vino della Solicchiata fu il primo taglio bordolese vinificato in Italia. Con lungimiranza, venti anni prima della costruzione del castello, il Barone Spitaleri mise a dimora sull’Etna – tra gli 800 e i 1.000 metri d’altezza -, nel feudo Solicchiata, i vitigni bordolesi Cabernet franc, Merlot e Cabernet sauvignon, gli stessi che ancora oggi compongono il blend per questo importante vino.
Da grande innovatore ed amante dei vitigni francesi, nel Castello di Solicchiata il barone produsse anche i primi Pinot nero d’Italia, la cui base fornì la formula del primo Etna rosso – inventato dallo stesso barone Spitaleri -, seguito negli anni dall’Etna bianco e la produzione, nei migliori terroirs dell’Etna, del Boschetto Rosso (Pinot nero) e del Sant’Elia (Pinot nero) premiati a Londra nel 1888, Bruxelles 1893, Zurigo 1894.
GRANDI INNOVATORI
Inoltre, gli Spitaleri furono i primi produttori di champagne d’Italia, con lo Champagne Etna, ed in assoluto il primo produttore di cognac italiano, con il Cognac Etna.
Il vino prodotto nel castello, rimane il vino italiano più premiato ai concorsi nazionali e internazionali del XIX secolo, così come al Castello Solicchiata rimane, ancora oggi, il primato di cantina italiana più premiata al mondo ai concorsi enologici nazionali e internazionali e tra le prime in Europa ( vedi in calce ).
“Il Castello di Solicchiata è da considerare, nella lunga storia del vino italiano, come il primo e unico Castello per il Vino ad uso stabilimento enologico costruito in Italia, oltre che l’unica cantina italiana a ricevere il privilegio di poter innalzare lo Stemma Reale sul detto stabilimento per il progresso enologico del Regno d’Italia e prima fornitura ufficiale della Real Casa d’Italia.
Tratto dal testo: “Mille anni di storia dei migliori vini dell’Etna – Castello Solicchiata come ha origine il vino di qualità per il nascente Regno d’Italia”.
– Adrano, antica cittadina immersa nell’incanto del Parco dell’Etna (Guidasicilia)
– La Strada del Vino Etna Doc (Guidasicilia)












The Castello of Solicchiata continues to be the most awarded Italian wine to international competitions of the nineteenth-century.






– Grande diploma d’onore di S. M. il Re d’Italia;
– 2 Grandi medaglie d’oro dal Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio;
– 9 Primi diplomi d’onore;
– 35 Medaglie d’oro;
– 9 Coppe d’argento.