Home Comunicati Stampa Il Chianti Colli Fiorentini riporta a Roma i veri profumi del sangiovese

Il Chianti Colli Fiorentini riporta a Roma i veri profumi del sangiovese

 


Profumato, bevibile, perfetto da assaporare in abbinamento ai cibi: questo il Chianti Colli Fiorentini, che ha presentato lannata 2006 ai giornalisti invitati per una grande degustazione orizzontale luned 22 settembre allHotel Cavalieri Hilton di Roma.


Ventuno sono state le aziende protagoniste della degustazione organizzata dal Consorzio e guidata dallenologo Luca DAttoma, uno dei tecnici attivi nella zona di produzione. La degustazione stata introdotta dal presidente del Consorzio Marina Malenchini, che nel ringraziare i rappresentanti della stampa nazionale ed estera presenti alla degustazione ha voluto sottolineare limportanza di questo appuntamento romano, con il quale il Chianti Colli Fiorentini ha inaugurato un percorso di promozione che vedr impegnati i produttori gi a novembre prossimo a Tarvisio, in occasione di Ein Prosit.


I giornalisti presenti alla degustazione hanno commentato molto positivamente non soltanto i risultati dellannata 2006 per altro ottima nella zona dei Colli Fiorentini ma anche gli sforzi compiuti dai produttori per innalzare qualitativamente i vini. Ma ci che pi di tutto ha sorpreso i giornalisti stata la possibilit di risentire nei bicchieri quel tipico profumo di Sangiovese che la Toscana enologica in generale ha forse un po troppo trascurato negli ultimi anni. Ecco che adesso invece – con il cambiamento avvenuto di recente nei mercati e con il generale mutamento di gusto e di esigenze da parte dei consumatori – il Chianti Colli Fiorentini mostra tutte le carte in regola per essere un vino moderno, nel senso di adeguato alle richieste pi attuali. Corpo mai eccessivo, uso del legno assai moderato se non addirittura inesistente nella tipologia annata, colori brillanti, profumi freschi e grande equilibrio: queste le caratteristiche pi evidenti dei Chianti Colli Fiorentini, pur con tutte le differenze dovute alle singole zone, alle diversit dei terreni, ai vari microclimi e alla personale interpretazione di ogni singola azienda. Un vino che al Sangiovese sposa altri vitigni autoctoni toscani, a partire dal Canaiolo e dal Colorino, proprio a dimostrazione di una coerenza che accomuna tutti i produttori. Per quanto i giornalisti abbiano riconosciuto allinterno del panorama produttivo dei Colli Fiorentini unanima pi classica e una pi moderna, questo vino parla una lingua assolutamente toscana, che si declina in diverse sfumature e interpretazioni, ma che non perde mai di vista la propria origine e la personalit del Sangiovese.


Nel corso della mattinata Luca DAttoma ha anche illustrato le diverse caratteristiche dellarea di produzione, fornendo cos ai giornalisti una vasta panoramica della zona, a completamento della degustazione


Insomma, il Chianti Colli Fiorentini il vino adatto alloggi, alla modernit, e rispetta anche la sempre maggiore richiesta da parte del consumatore di vini di qualit e carattere a un prezzo adeguato e accessibile.


Che questa denominazione di origine sia destinata a far parlare molto di s stato evidente anche nel corso della seconda parte della giornata romana, quella dedicata al grande banco dassaggio riservato a operatori e appassionati. Quasi 300 sono stati i visitatori che si sono alternati allinterno della sala Belle Arti dellHilton dalle 16.30 alle 21.30. I produttori hanno messo in assaggio Chianti Colli Fiorentini, Chianti Colli Fiorentini Riserva, vini a Igt e Vinsanto, offrendo quindi un viaggio pressoch esaustivo allinterno della zona di produzione.


Grande soddisfazione stata espressa dai vertici del Consorzio e da tutti i produttori, che hanno potuto verificare in maniera diretta linteresse verso i loro vini e la loro zona, che porta in s un nome importante, quello della citt di Firenze, alla quale il vino da sempre intimamente legato.


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.