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QUESTA VOLTA DICO NO !!

 


 


Ho letto l editoriale del mese di ottobre 2007, della rivista Il Mio Vino, che sotto vi riporto integralmente, e questa volta devo dirvi che non mi trovo daccordo con il Direttore Gaetano Manti, e sotto vi scriver il perch .


Buona lettura


Roberto Gatti


 


 


 


Il senso del ridicolo 


 


 


Mi sono affacciato nel mondo del vino quasi sei anni fa e in questo lungo periodo ne ho viste di tutti i colori. Le cose pi fantasmagoriche mi sono spesso arrivate dagli innumerevoli concorsi che si tengono in giro per il mondo e che elargiscono medaglie di tutti i metalli e di tutti i colori a decine di produttori e centinaia di etichette. In molte aziende le pareti non bastano pi a contenere diplomi e attestati di ogni genere e provenienza. Pensavo davvero di non potermi pi sorprendere per questo aspetto del nostro ambiente fino a quando ho ricevuto una notizia davvero esilarante. La notizia viene dalla Germania dove dal 2001 una casa editrice tedesca organizza un mega concorso sul vino intitolato MUNDUS VINI. Il concorso viene cos descritto dalleditore che lo organizza: Obiettivo del Concorso promuovere la qualit e la commercializzazione dei vini partecipanti. Il Premio intende offrire a produttori, viticoltori, importatori e consumatori una piattaforma ideale che consenta di paragonare fra loro i vini partecipanti, di offrire un valido strumento di decisione e di orientamento per lacquisto e di raggiungere il grande pubblico. Ci che per il consumatore un utile strumento di orientamento, rappresenta per il produttore la conferma del suo operato. Il produttore ha lopportunit di misurare i propri standard nel confronto internazionale ed i premi ricevuti costituiscono un prestigioso strumento di marketing dei prodotti. Dietro il linguaggio un po burocratico si cela un messaggio molto chiaro: mandaci i tuoi vini e forse riceverai un qualche riconoscimento che potrai usare per promuovere i tuoi prodotti. Una sorta di marchio di qualit guadagnato sul campo e disponibile senza limiti da parte di chi se lo visto attribuire. Nulla di nuovo visto che il commercio da sempre infestato di premi e riconoscimenti di questo tipo. Bene, udite udite, ledizione 2007 del prestigioso premio tedesco ha attribuito alla italiana Zonin la qualifica di miglior produttore di vino europeo dellanno. Vero che la Zonin non produce solo i boccioni di vino da battaglia con i quali diventata famosa. Vero che riesce produrre anche vini pi che decorosi se non addirittura eccellenti con alcune delle aziende che ha acquistato negli ultimi anni e che ha messo sotto il cappello del proprio nome. Per da qui a poter mai sostenere che la Zonin ha le caratteristiche per fregiarsi del prestigioso titolo di migliore azienda europea francamente ce ne corre davvero molto, anzi proprio troppo. Un riconoscimento del genere non pu che suscitare imbarazzo per la assoluta mancanza del senso del ridicolo da parte di chi lo ha attribuito e anche da parte di chi lo ha ricevuto. Capisco che le dure regole del commercio fanno a volte compiere passi azzardati ma ci deve essere un limite a tutto. Se questo limite si supera allora si certifica che certi meccanismi non hanno pi nulla di credibile. un peccato per tutti: premianti, premiati, rivenditori e consumatori. Verrebbe da piangere ma forse meglio prenderla solo a ridere. 


 


No questa volta non ci st


 


Gentile Direttore,


ho letto con interesse il suo editoriale di cui sopra, ma mi permetto di dissentire profondamente con quanto da lei scritto. Posso dissentire perch la mia esperienza di Concorsi Enologici Italiani ed Internazionali, mi permette di attestare la perfetta buona fede, conoscenza e capacit di giudizio di chi chiamato in commissione, per giudicare i vini in Concorso. Personalmente non ho ancora partecipato al Concorso da Lei citato, il Mundusvini che si svolge nel mese di agosto in Germania, ma conosco molti colleghi che vi prendono parte e le posso assicurare che tutta gente giusta , che conosce il suo mestiere. Gente che collabora con riviste di settore, tra le piu prestigiose, Guide nazionali, fior fiore di enologi e di giornalisti. Prendo parte invece, e  sono orgoglioso in questambito di rappresentare l Italia, al Concorso Mondiale di Bruxelles, che ha visto sui suoi banchi dassaggio ben 5.700 vini nelledizione 2007, provenienti da ogni angolo del Pianeta.


I vini vengono tutti degustati in forma Assolutamente anonima, un notaio o Pubblico Ufficiale attesta la regolarit delle operazioni, i vini premiati sono solamente quelli che escono vincitori da un giudizio collegiale . Generalmente le commissioni sono formate da 6 giudici, i punteggi estremi ( il piu basso ed il piu alto ) si elidono a vicenda, e solamente i rimanenti concorrono a formare la media del punteggio finale.


Quindi non capisco le sue perplessit od i dubbi da lei sollevati. Sono certo che quei vini premiati, si chiamino Zonin o Pinco Pallino, sono di ottima qualit, senza ombra di dubbio, mentre invece se lei avesse scritto che, molto probabilmente ai Concorsi Enologici vengono presentati i vini migliori dellazienda, provenienti dalle migliori partite, botti o assemblaggi, allora mi avrebbe potuto trovare daccordo.


Ma mettere in dubbio loperato di organizzatori di Concorso, dei giudici preposti, mi sembra poco elegante e corretto, dal momento che le ho anche testimoniato direttamente come si svolgono questi eventi.


Mi permetto di dirle che questa volta lei scivolato sulla classica buccia di banana ma mi creda pu capitare a tutti, non ne faremo un dramma, ci sono cose molto peggiori.


Mi viene in mente il suo articolo, che rimando al link: https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=2265


nel quale lei paventava lipotesi che, i vini degustati ad alcuni stand del Vinitaly, poi non fossero gli stessi comprati nei negozi, e mi ha trovato in sintonia di pensiero. Questo potrebbe succedere, in qualche caso anche per i Concorsi Enologici , dove alcuni vini presentati, poi potrebbero non essere gli stessi che andremo ad acquistare sugli scaffali, ma qui entriamo nel campo delle ipotesi maligne e delle congetture. Rimaniamo con i piedi saldi a terra e sar benefico per tutti : consumatori ed addetti ai lavori.


Chi le scrive nel mondo del vino da circa 25 anni, per pura passione, non gettiamo fango inutilmente, quando non abbiamo elementi certi per farlo, sarebbe controproducente per tutti noi.


Con cordialit


Roberto Gatti


 


P.S. ) Dimenticavo : non ho alcun legame di nessuna natura, con l’azienda citata nell’ editoriale del Mio Vino. Lo stesso intervento lo avrei  fatto con qualsiasi altra azienda chiamata in causa.


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.