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Sensazionale scoperta : un vitigno che genera grappoli di un metro

 ( nella foto Lorenzo Tablino il primo a sx )


 


 


Un rarissimo vitigno ritrovato tra Mango e Cossano Belbo


 


 


Lamico enologo piemontese Lorenzo Tablino, che conosce ogni metro quadrato del Piemonte vitivinicolo, come nessun altro oggi vivente, mi invia questo prezioso articolo, frutto delle sue ricerche continue in terra di Piemonte, e devo dire che questa proprio una di quelle notizie ampelografiche che ti lasciano senza fiato : una vite capace di generare grappoli lunghi quasi un metro: sensazionale. Unico serio problema che ne esistono al momento, solo due ceppi per cui se moriranno od andranno dispersi, la perderemo per sempre. Se sar in Piemonte nel periodo in cui la vite ha i frutti sicuramente andr a vedere questa pianta sensazionale, che solo uno scienziato vivente qual Lorenzo Tablino, di cui mi onoro essergli amico, poteva scoprire.


Grazie Lorenzo e bravo veramente


Con stima ed amicizia sincera


Roberto Gatti


02-04-2009


 


Allinseguimento delluva del metro


 


Nei lunghi anni di professione, curiosando tra vigneti e cantine, casualmente, ho trovato viti rare, dai nomi o provenienza incerti.


A Ceriana ( Imperia) con il moscatello di Taggia, a Quiliano ( Savona ) con unuva al momento sconosciuta, chiamata, erroneamente, granaccia bianca.


La zona tra Mango e Cossano Belbo a riguardo molto interessante: in vecchie vigne talora si riscontrano uve di qualit dubbia o sconosciuta.


Attualmente sono stati riscontrati quattro vitigni rari, uno in particolare mi ha coinvolto ed interessato: luva del metro.


E una storia particolare.


 Ne parl, per la prima volta, Carlo Conti, un amico viticoltore di Mango. Eravamo nel dicembre del 2006.


Il suo nome innanzitutto: lunga un metro conferma il viticoltore.


Troppo interessante, ma il ritrovamento stato complesso.


In molti lavevano vista, nessuno forniva indicazioni dettagliate per ritrovarla.


Il primo imput a Cossano Belbo, da un innestatore, Si! Si! Cerano delle viti, le abbiamo tolte anni fa, ma a Valdivilla ci sono ancora mi disse.


E il paese dei miei genitori risposi.


Luva del metro nella vigna sotto la chiesa, conferm una signora di Mango.


A Valdivilla cera proprio nulla, almeno ho rivisto i parenti. Passano altri mesi per chiedere notizie sulla misteriosa uva del metro tra i viticoltori e sensali e produttori vinicoli nella zona tra Mango, Neviglie, Camo e Cossano Belbo.


Ma dopo quasi un anno di ricerche ero al punto di partenza.


Sar una chimera questa uva del metro, pensavo.


In autunno finalmente la dritta giusta: Al peso di Mango era esposta luva del metro, lho vista con i miei occhi, era quasi lunga un metro.


Cerco il conferente, il carico di moscato stato registrato, ma ci vorr del temporisponde il collega. Ancora un po di pazienza.


In dicembre, finalmente, il viticoltore Sacco Vittorio mi accompagna nella sua vigna tra Mango e Cossano Belbo, in localit Boschi.


Distese di vigneti a vista, siamo in una zona vocata, non lontano i crus Terre Bianchee “Sori del Re “, ricordo quando arrivavano i carichi di moscato, a Fontanafredda, i cantinieri addetti ai Marmonnier andavano a vedere le uve.   


Il viticoltore si fermato: Ecco luva del metro mi dice.


Sono solo due viti – vecchie di circa 30 anni – in una vigna di moscato di due giornate piemontesi.  In origine il legno proveniva da Cossano Belbo dalla famiglia Sandri.


Caratteri morfologici: gemme appuntite, foglie lobate, grappolo a piramide alato, acini tondi – tendenti allovale, grossezza media, spargolo, buccia molto spessa, vinaccioli normali, ciclo vegetativo come il Moscato.


Nel momento della fioritura uno spettacolo conferma il viticoltore.


Sapore neutro, nessun accenno ad aromi moscato.


Il peso sorprendente: 3,630 grammi per quello esposto nel peso a Mango.


C ancora il rachide cui le volpi purtroppo hanno fatto la festa. 


Conferma che ha visto grappoli di 75 cm .


Segno le due viti con un cordino.


Invio il legno e il rachide (lungo 52 cm) allIsituto di Virologia dellUniversit di Torino.


In estate uno studioso ligure ha ipotizzato che luva del metro potrebbe essere una antichissima uva mediorientale: luva di Nehelescol, detta anche uva di Gerusalemme o della Terra Promessa.


Cresce linteresse: da dove sar arrivata questuva? Quali lunghi percorsi nei millenni avr effettuato per approdare anche tra le colline di Mango e Cossano Belbo?


Siamo a livello di ipotesi: un crociato ne avr portato qualche barbatella al rientro dai combattimenti in Terrasanta? Oppure il merito va ad un monaco al rientro da un pellegrinaggio al Santo Sepolcro.


Ambedue certamente colpiti dalla grandezza del grappolo.


Chiss?


( di Lorenzo Tablino )


 


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.