Home News Si salvi chi può! Arriva il prosciutto in provetta

Si salvi chi può! Arriva il prosciutto in provetta

 


 


NellUniversit di Utrecht in Olanda si stanno allevando in provetta tessuti di suino per produrre carne prosciutti e insaccati vari. Questo capolavoro (sic) della genetica eseguito da un team di ricercatori olandesi capeggiati dal professore Bernard Roelen della facolt di Scienze Veterinarie sulla crescita artificiale di muscoli, partendo da cellule staminali dei maiali. I ricercatori hanno isolato queste cellule che si dividono e si moltiplicano fino a diventare una massa muscolare grazie ad una alimentazione composta da nutrienti non specificati e ad una stimolazione con corrente elettrica. La ricerca presentata come unopportunit per evitare lallevamento dei maiali in stalla e loro successiva macellazione, ma anche come una necessit per evitare problemi ambientali di smaltimento. Come dire che in nome dellecologia che si fa Verbo, mangeremo salsicce e prosciutti ricavati da mostri suini. Daltronde, chi ci dice che qualcuno non abbia divorato costine a scottadito di qualche figlio della pecora Dolly?


Lo sviluppo di queste ricerche – dicono alla Coldiretti che ne da notizia – acquista un particolare significato in Olanda, maggiore produttrice di scrofe e verri, nonch maggiore consumatrice ed esportatrice di carni suine. Le avanzate sperimentazioni in atto rappresentano dunque una preoccupazione anche per lItalia dove ogni anno vengono importate milioni di cosce di maiale destinate (molto, molto spesso) ad essere spacciate come prosciutti made in Italy poich non chiaro lobbligo di indicare in etichetta lorigine degli allevamenti. Nel canale Gdo si stima che ben due prosciutti su tre provengano da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna senza che ci venga nitidamente indicato in etichetta e con luso di indicazioni fuorvianti addirittura indicate come di montagna e nostrano che ingannano il consumatore sulla reale origine poich, appunto, non ancora obbligatorio per i salumi indicare in etichetta l’origine come avviene per la carne bovina e avicola. Per produrre prosciutto crudo in Italia vengono inviate alla stagionatura 12,5 milioni di cosce provenienti da maiali nazionali, mentre un numero superiore se ne importano dallestero (19,6 milioni). Per non cadere nelle trappole di mercato e avere la certezza di consumare salumi ottenuti da maiali allevati in Italia, non basta, dunque, richiedere prosciutto cotto, crudo o stagionato, ma occorre scegliere prosciutti a Denominazione di Origine Protetta (DOP) riconosciuti dalla UE individuabili dal marchio comunitario o da quello dei diversi Consorzi di Tutela.

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.