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Tre ragazzine sfiorano il coma etilico

Erano a una festa nella palestra comunale di Castel Goffredo: hanno quindici anni. I carabinieri indagano

 

CASTEL GOFFREDO. Hanno sfiorato il coma etilico. Tre ragazzine di quindici anni, che stavano festeggiando l’ultimo dell’anno nella palestra comunale di Castel Goffredo, sono state trasportate d’urgenza al pronto soccorso di Castiglione delle Stiviere. I carabinieri sono al lavoro per cercare individuare chi, contro la legge, ha servito alcolici alle minorenni. Qualcuno, comunque dei barman, arrivati dal lago di Garda per animare la festa.

I militari, sempre nella serata di San Silvestro, sono intervenuti all’esterno di quella stessa palestra dove stava per scoppiare una rissa tra due gruppi di giovani. Le tre ragazzine, nel cuore della notte, sono state caricate sulle ambulanze e trasportate all’ospedale San Pellegrino dove i medici hanno messo in atto la terapia del caso. Non sono mancati, da parte del personale sanitario, i rimproveri alle minorenni che, come accennato, hanno davvero rischiato il coma. Oltretutto sono arrivate al pronto soccorso seminude. Preda del freddo avrebbero potuto avere una pericolosa congestione. Dopo alcune ore le tre sono state dimsse.

L’articolo 689 del codice penale parla molto chiaro. L’esercente un’osteria o un altro pubblico spaccio di cibi o di bevande che somministra, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, bevande alcooliche a un minore degli anni sedici, o a persona che appaia affetta da malattia di mente, o che si trovi in manifeste condizioni di deficienza psichica a causa di un’altra infermità, è punito con l’arresto fino a un anno. Se dal fatto deriva l’ubriachezza, la pena è aumentata.

Proprio a Castiglione delle Stiviere, qualche giorno fa, la Guardia di Finanza ha denunciato un barista del centro per aver servito bevande alcoliche a un minore, il cosidetto “pirlo”: campari, vino bianco e selz.

Ma ricoveri ospedalieri per abuso di alcol si sono verificati anche a Mantova e Rodigo. Si tratta sempre di giovani, uno dei quali minorenne. Sono finiti al Carlo Poma dove, al termine della terapia prevista in questi casi, sono stati dimessi.

In caso di sbornia i medici consigliano di bere molta acqua: è il primo accorgimento da mettere in pratica. L’acqua favorisce la reidratazione dell’organismo e ripristina i fluidi perduti a causa dell’alcol. Bere molta acqua, inoltre, è un rimedio eccellente per incoraggiare l’eliminazione di alcol: seppur in quantità ridotte, una buona idratazione favorisce l’eliminazione di piccole quantità di etanolo attraverso sudore ed urine.

 

( Fonte gazzettadimantova )