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TRENTODOC VS CHAMPAGNE, CHE SENSO HA ?


 

Ogni tanto in internet , gironzolando tra i vari siti, blog, social network vinosi, ci si imbatte in spunti molto interessanti che fanno riflettere, taluni approfondiscono tematiche di attualità, come ad esempio la riduzione del quantitativo di SO2, nuove tecniche di vinificazione ecc., ma anche vere e proprie “ corbellerie “.

Una di queste, a mio avviso, è la sfida lanciata in internet ( non ricordo bene da chi in origine ) dal Trentodoc allo Champagne.

Il Trentodoc è il marchio che riunisce i produttori trentini di Spumante Metodo Classico, che ad onore del vero oggi hanno raggiunto buone performance, ne sono esplicativi questi miei report di degustazioni “ alla cieca “ effettuate pochi anni fa a Trento :

https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5571

http://www.vinit.net/vini/Trentino_Alto_Adige/Trento/Le_Mie_Degustazioni/Trentodoc___una_bollicina_di_classe_raffinata__7479.html

 

ma possiamo notare che i vini classificati Eccellenti sono pochissimi, mentre la maggior parte sono buoni/molto buoni. Questo cosa significa ? Che la strada da percorrere è ancora tanta, l’esperienza non si acquisisce in pochi anni, ma in decenni e decenni, vendemmia dopo vendemmia. Ed allora che senso ha mettersi a confronto con lo champagne, che ha alle spalle circa 300 anni ( trecento e non trenta ) di storia e di esperienze vissute tramandate da padre in figlio ? Questo non lo capisco, comunque Vi riporto quanto è stato scritto sulla pagina facebook di una importatrice francese di champagne.

Buona lettura

Roberto Gatti

 

Delphine Veissiere

Non capisco perchè in Trentino continuano a dire che grazie a loro vini sfidano lo Champagne??? In che senso? 9m vs. 320m bottiglie. sulla qualità? Beh, allora all’origine sono andati in Champagne ad imparare (anche se nei documenti in inglese è scritto strappare!!). Facciamo una bella degustazione alla cieca, no? E ci mettiamo sicuramente dentro il Giulio Ferrari se no la sfida sarebbe unfair, credo. Buona giornata a tutti! “

Questi i vari interventi :

Serena Becucci è una sorta di complesso di Edipo…. lo si percepisce nei continui riferimenti ad una realtà enologica che invece di essere accettata anche solo per ragioni storiche come superiore viene sempre presa come termine di paragone, senza pensare a valorizzare la propria identità, liberi da ogni legame.6 luglio alle ore 10.39 · Mi piace · 1

 


 

Daniele Moroni Come avrai visto dalla foto che ho pubblicato nei giorni precedenti ho inserito in una degustazione alla cieca un alte masi graall 2003 tra champagne blanche de blanche, il Trento DOC spumante e’ stato massacrato dai degustatori , tra noi anche un responsabile della Cavit

Questo a conferma del tuo pensiero6 luglio alle ore 10.51 tramite cellulare · Mi piace

 


 

 

Roberto Abbate Perché fare dei paragoni così !! Secondo me sono due prodotti diversi e ogni uno ha la sua proprietà, io farei il paragone tra prodotti dello stesso territorio, qualcuno paragona i vini dell’Etna con quelli francesi, saranno simili ma non uguali, allora io non li metterei vicino, restano entrambi dei prodotti eccellenti !!6 luglio alle ore 13.59 tramite cellulare · Mi piace


 

 

Laura Leagle No vabé adesso paragonare il Trento o Franciacorta allo Champagne anche no !!! Ma in quelle zone hanno veramente il complesso con lo Champagne … anche in Direttore commerciale di un noto produttore della Franciacorta durante una visita quest’inverno ne ha sparate a riguardo e noi aspiranti Sommelier a guardarlo ammutoliti … e io che friggevo di rabbia ( gli avrei gridato vive la France vive la Republique, ma poi mi madavano al manicomio … ) perchè è inutile lo Champagne è più buono, è un altro prodotto !6 luglio alle ore 14.35 · Mi piace


 

Angelo Rita Giulio si o Giulio no, ogni territorio ha le proprie peculiarità e i vini devono rispecchiarne le caratteristiche.. Se la Champagne gode di un unico terroir, unico e particolare, non capisco perchè si cerchino di fare dei vini (bianchi, rossi e bollicine) dallo stile francesizzato che a mio avviso è unico e irripetibile, dall’Alsazia alla Borgogna alla Loira..6 luglio alle ore 16.11 · Mi piace


 

Daniele Moroni I paragoni talvolta sono proprio i produttori italiani a volerli faree6 luglio alle ore 17.57 tramite cellulare · Mi piace


 

Ruggero Penza BRAVA DELPHINE! Chiacchiere zero e degustazioni alla cieca.6 luglio alle ore 19.56 · Mi piace


 

Marco Tebaldi Quoto il complesso di Edipo e lo accosto all’ansia da prestazione! Tra 328 Mil di totali bottiglie, ci saranno esecuzioni infelici da entrambe le origini. Ci saranno annate migliori ed altre meno. E poi ci saranno anche gusti personali, accidenti! Chi è il fenomeno che può mettersi a decretare???6 luglio alle ore 23.56 tramite cellulare · Mi piace · 2


 

Roberto Gatti Anche se vogliamo applicare solamente la legge dei numeri vincerà sempre lo champagne. Se ad es. solo il 10% della produzione è eccellente, allora in Francia ne abbiamo 32 mil. di bottiglie mentre in Trentino solo 0,9 mil.. La legge dei numeri è questa piaccia o meno. Poi quando trovi gli champagne eccellenti allora diventano inarrivabili, cosi’ come i loro vini bianchi. Per quanto riguarda invece i vini rossi il mio personale convincimento è che ce la possiamo giocare alla pari, in alcuni casi anche superandoli. Pareri personali naturalmente dettati solo ed esclusivamente da esperienze personali18 minuti fa · Mi piace

 

 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.