Fra il 1955 e il 1970, continua la nota, Montalcino entro’ in una profonda crisi economica e sociale, diventando una delle localita’ piu’ depresse della provincia di Siena, dove la penuria di lavoro causo’ un preoccupante calo della popolazione residente. E’ proprio in questa fase cosi’ delicata che Montalcino scommette sul vino.
Simbolo di questa scommessa sul vino e’ il Consorzio del Brunello di Montalcino. Nato nel 1967, attorno ad una pattuglia di 37 soci fondatori ha continuativamente raccolto un notevole successo durante la sua storia quarantennale, rappresentato da un sempre crescente numero di associati (nel 1997 erano 74, 38 dei quali erano imbottigliatori, oggi sono 247, 208 dei quali imbottigliatori).
Ma Montalcino, conclude la nota, e’ cresciuto anche in fatto di ettari di vigneto dedicati alla coltivazione del Brunello, passando dai 64,58 ettari a Brunello del 1967 (per una produzione di 2.077 ettolitri di vino), ai 411,66 ettari del 1977 (17.679 ettolitri di vino), e, successivamente, dai 790 ettari del 1987 (41.604 ettolitri di vino), ai 1.245,94 del 1997 (59.758 ettolitri di vino), per arrivare, infine, agli attuali 2.024,35 (79.440 litri di vino).
( Fonte Borsaitaliana )
Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:
» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );
>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino
>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest
>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge
ed ai maggiori concorsi italiani.
