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ALMA MATER VINORUM

Qualche tempo fa un amico fidato ci ha raccontato una storia molto curiosa, di cui nessuno o quasi a conoscenza. Dopo i doverosi controlli di rito, ci sembrato opportuno portarla allattenzione di un pubblico pi vasto, convinti come siamo che questo sia un esempio dei tesori pi autentici che fanno la gioia di chi si occupa di enogastronomia di qualit.


Facciamo un passo indietro nel tempo di poco pi di un secolo. Nel 1906 il grande critico e storico darte americano Bernard Berenson acquist la Villa I Tatti, situata a Fiesole, nelle immediate vicinanze di Firenze. Tre anni pi tardi linsigne studioso diede incarico a Cecil Pinsent e a Geoffrey Scott di trasformare secondo i suoi intendimenti il fabbricato padronale e lannesso, meraviglioso giardino. Alla sua morte, avvenuta nel 1959, Berenson lasci la Villa I Tatti, con la ricca biblioteca in essa ospitata, alla prestigiosa Universit statunitense di Harvard, che da allora ne ha fatto un centro internazionale di studi sul Rinascimento italiano.


La Villa, risalente in parte al XVI secolo, contiene oggi il ricchissimo lascito librario di Berenson, e un altrettanto ampio archivio fotografico; vi sono inoltre raccolte 120 opere darte rinascimentale e orientale. Ma non ancora tutto: la propriet fondiaria, che si estende su 35 ettari complessivi, vanta una piccola, e poco conosciuta, produzione di colture nobili.


Ci riferiamo ai 3.500 ulivi, che danno una produzione annua di 45 50 quintali di pregiato olio extravergine doliva, e ai due ettari di vigneto, da cui si ottengono vini di sorprendente qualit.


Avete capito bene: lUniversit di Harvard, orgoglio accademico non solo degli Stati Uniti ma del mondo intero, attraverso la Villa fiesolana I Tatti produce nettari sopraffini per la tavola: anche se, con understatement tipico della Nuova Inghilterra, non ci tiene troppo a farlo sapere in giro…


Essendo noi enoappassionati, siamo andati a cercare e a scovare, e abbiamo parlato soprattutto di vino, con il Responsabile Tecnico della tenuta, lattivissimo Andrea Laini, che si considera un po lerede del fattore dei tempi andati. Arrivato a I Tatti nel 2001, Laini ha rivoltato come un guanto la produzione dellazienda, orientandola a uneccellenza qualitativa senza compromessi. E i risultati non hanno tardato ad arrivare: oggi Villa I Tatti ha puntato a eliminare completamente lo sfuso, ed arrivata a produrre 8.000 bottiglie complessive, per tre quarti di Chianti Colli Fiorentini DOCG e per la quota restante di Rosso Toscano IGT. Il Chianti, in particolare, di carattere rimarchevole: dopo sei mesi di barrique francese (mix di vari passaggi, in modo da non esporlo soltanto a legno nuovo), acquisisce un nerbo vivace, brillante, che invita a bere e a ribere, con gradevole facilit, senza essere minimamente stucchevole. Unautentica, piacevolissima sorpresa.


La propriet della Villa I Tatti non ha comunque intenzione di fermarsi, e gi progetta per il 2008 un ulteriore ampliamento della vigna. Risultati alla mano, fa bene, non c che dire.


Sulle bottiglie della Villa I Tatti non campeggiano riferimenti harvardiani. Il blasonato centro studi non ha certo necessit di vendere in assoluto e visti i piccoli volumi di produzione e non intende quindi esibire il leggendario stemma con la scritta VERITAS.  Lunica icona che si scorge, nelle etichette peraltro molto eleganti sia del vino sia dellolio, lantico monogramma di Berenson, il mecenate innamorato dellarte rinascimentale italiana: unape sormontata da due B giustapposte, a formare le iniziali Bernard Berenson del grande studioso statunitense scomparso.


Siamo convinti che questape sia destinata a far parlare molto di s. E non solo negli ambienti accademici.


(Per informazioni: Villa I Tatti, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, Via di Vincigliata 22, 50135 Firenze, tel. 055 603251, fax 055 603383, e-mail alaini@itatti.it )


                                                                                                                  


Piero Valdiserra   

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.