Aperto un tavolo di crisi con Regione e Ministero, per il vino siciliano.
![Feudo Arancio](https://www.winetaste.it/wp-content/uploads/2019/07/Feudo-Arancio-overview-maggio-20070.jpg)
La crisi del settore vitivinicolo siciliano sarà affrontata nei prossimi giorni alla Regione e al Ministero. La Cia Sicilia Occidentale, dopo avere raccolto il grido di allarme dei viticoltori delle province di Trapani e Palermo, ha ottenuto l’apertura di un tavolo di crisi all’assessorato regionale all’Agricoltura che si terrà lunedì 5 agosto a Palermo. Nella mattinata di mercoledì 7 a Roma, al ministero delle Politiche Agricole, si terrà un incontro con il ministro Gian Marco Centinaio.
“Chiediamo innanzitutto alla Regione – ha dichiarato Antonino Cossentino, presidente della Cia Sicilia Occidentale – che questo tavolo non sia un appuntamento isolato ma che diventi permanente. Auspichiamo anche che in futuro possa essere aperto alle altre organizzazioni di rappresentanza e agli altri attori del comparto, in modo da formulare una proposta organica che sia un buon risultato per tutti. A livello nazionale serve un intervento politico che rimetta in gioco alcune regole del settore, puntando sull’equilibrio, sui controlli e sulla legalità”.
La Cia Sicilia Occidentale, al tavolo di crisi regionale, ribadirà i 5 punti della sua proposta frutto del confronto con centinaia di produttori che si sono ritrovati il 5 luglio scorso a Petrosino. Abbassamento delle rese per ettaro del vino da tavola da 500 a 250 quintali per riequilibrare il mercato e il reddito dei produttori, da nord a sud.
Il tetto di 500 quintali e le super produzioni di alcune regioni del nord e centro Italia, ha causato un grande ammasso di prodotto, con il conseguente abbassamento dei prezzi, che oggi si attesta ancora sotto i 20 centesimi al litro. Questi gli altri quattro punti della proposta: maggiore sostegno alle piccole e medie imprese; divieto assoluto di zuccheraggio; maggiori controlli contro le frodi; stop all’emigrazione dei vigneti siciliani verso il nord Italia attraverso le regole dei diritti di reimpianto.
![Vigneti nella Valle dei Templi](https://www.winetaste.it/wp-content/uploads/2019/07/valle-dei-templi-vigne.jpg)
“L’attuale situazione impone un intervento che possa incidere positivamente sul comparto vitivinicolo siciliano. Non può essere il produttore a pagare, a rischio c’è il reddito di tantissimi produttori che non riescono a coprire i costi di produzione. Evitare la chiusura di centinaia di aziende vuol dire anche salvaguardare il territorio siciliano”.