Dopo l’assoluzione dall’accusa di frode in commercio ottenuta in Corte d’Appello il produttore doglianese ripercorre la vicenda giudiziaria che ha investito la sua cantina cinque anni fa. “Mi rimane una grande amarezza. Tutto ha avuto origine dalla denuncia di un privato e mi chiedo cosa spinga le persone a danneggiare la vita di una famiglia” !
Meraviglia che le autorità preposte ai controlli, abbiano proceduto ai sequestri ed attività di denuncia, senza prima accertare se le accuse di un privato fossero fondate o meno. I danni in questi casi, li dovrebbero rifondere il personaggio che ha denunciato e gli inquirenti che hanno proceduto senza alcuna base di preventiva colpevolezza.
Il produttore doglianese Orlando Pecchenino, già presidente del Consorzio Barolo Barbaresco, ha voluto ripercorrere in uno scritto le tappe della vicenda giudiziaria che lo ha visto suo malgrado protagonista negli ultimi cinque anni. Lo proponiamo integralmente a seguire.
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