Home News GLI OGM SONO GIà TRA NOI, SBAGLIATO DEMONIZZARLI ( Sic !!...

GLI OGM SONO GIà TRA NOI, SBAGLIATO DEMONIZZARLI ( Sic !! )

GLI OGM SONO GI TRA NOI, SBAGLIATO DEMONIZZARLI       


 


Pubblichiamo un articolo di Paolo Scarpa Bonazza Buora, responsabile agricoltura Forza Italia, secondo il quale, le ragioni di  milioni di persone che sono contro gli ogm sarebbero immotivate. Il giudizio a voi lettori.


Il dibattito-disputa sull’utilizzazione e perfino sulla ricerca e sperimentazione degli OGM in agricoltura dura da molti anni. In genere posizioni radicali e poco motivate. Peccato, dato che sarebbe utile portare la discussione sul terreno del ragionamento. Mi occupo di politica agraria fin da ragazzo, lo faccio in  Forza Italia sin dalla fondazione ed ho ricoperto incarichi di governo;  quindi spesso mi ritrovo a fronteggiare posizioni estreme. Ho ricevuto attacchi che non  mi hanno condizionato. Sono in grado di esprimere in pillole la mia opinione:


 


1) Molti grilli parlanti pro e soprattutto contro gli OGM non li conoscono; ripetono fruste litanie e pre-giudicano;


 


2) Non tutti sanno che importiamo quantit ingenti di commodities, specie soia, e che dunque mangiamo anche in Italia OGM e loro derivati;


 


3) Abbiamo recentemente riformato la PAC( politica agricola comunitaria) in senso pi liberista e compatibile con le regole della WTO; per questo motivo il potenziale produttivo dell’agricoltura europea calato e quindi le importazioni di OGM cresceranno;


 


4) Ci perch i grandi Paesi produttori di commodities fanno larghissimo uso di OGM: aumentare le importazioni equivale ad aumentare gli OGM che mangiamo;


 


5) Paesi entrati di recente nell’ UE utilizzano gli OGM ed altri nostri vecchi partners si stanno gradualmente convertendo alle tecnologie pi attuali; il mercato UE unico, la PAC unica: occorre dunque assicurare pari condizioni di partenza per tutti gli agricoltori europei;


 


6) Il mercato premia gli OGM free? Pare proprio di no. Al Chicago Board le quotazioni del mais, della soia, del riso e del colza biotecnologici sono pi alte di quelle del prodotto nazionale fissate a Milano ed in ogni Borsa merci italiana. Ma il nostro prodotto rigorosamente OGM free.


 


7) Ci accade perch il mercato se ne infischia delle pregiudiziali ideologiche nostrane e segue  la legge della domanda e dell’offerta. La domanda in crescita strutturale perch Cina,India, ed altri importanti Paesi hanno aumentato il fabbisogno.Inoltre la domanda di commodities per la produzione di bioetanolo crescente;


 


8) Perch dunque vietare la produzione biotech anche per l’industria bioenergetica? Mica lo bevi l’etanolo;


 


9) Nessuno ha mai dimostrato che gli OGM siano nocivi per la salute umana; semmai certo che con gli OGM si annulla o si riduce l’utilizzo di sostanze chimiche potenzialmente dannose. Inoltre si evita nello stoccaggio la formazione di tossine cancerogene;


 


10) Vero che la ricerca  e la produzione delle sementi OGM sostanzialmente americana. Comprendo che a Mario Capanna,Carlin Petrini e compagni questo aspetto possa non piacere. Piuttosto che ululare contro l’imperialismo USA mi parrebbe pi costruttivo favorire la ricerca e la sperimentazione europee ed italiane. In Italia si fa l’esatto contrario, si bloccano ricerca e sperimentazione e si minacciano di licenziamento i ricercatori degli Istituti che provano timidamente a fare il loro mestiere;


 


11) E’ assolutamente vero che l’agricoltura italiana ha caratteristiche  e prospettive dominate dalla qualit. E la qualit si raggiunge non solo nei prodotti di nicchia; diversamente sarebbe una qualit di nicchia, una “qualit per fighetti”, e ci contraddirebbe le pulsioni sociali di quanti ogni giorno fanno proclami politici sulla qualit. Ma se la qualit per noi un must, allora mi parrebbe ovvio elevare i suoi livelli, per esaltare le nostre specificit. Ci si pu fare con una ricerca applicata alla realt agricola ed agroalimentare italiana. Il miglioramento genetico delle piante e degli animali ha una storia luminosa nel nostro Paese; Padre Gemelli ed il Prof. Malliani usavano le tecnologie della loro epoca, ma arrivato il tempo di passare dalla carriola almeno all’automobile, pur nella consapevolezza che gli altri sfrecciano in jet;


 


12) Occorre assicurare coesistenza fra agricoltura convenzionale,biotecnologia e biologica. E’ possibile anche in Italia.Sono ovviamente per la tolleranza zero per la presenza accidentale OGM in agricoltura biologica. Occorre controllare ben di pi il biologico, talora truffaldino;


 


13) Etichettatura:la voglio chiara per informare correttamente il consumatore che deve poter scegliere liberamente. Esattamente come l’agricoltore o l’industria alimentare.


 


14) Principio di precauzione: la sicurezza alimentare diritto fondamentale. Ma tale principio non pu essere artatamente invocato, bensi’ applicato con rigore scientifico.


 


Rinvio ad altra data altre considerazioni.


 


Un’ultima questione. Esiste un grave deficit di comunicazione sul punto. Gli anti OGM hanno un esercito di generali, opliti e media. I pro OGM vivacchiano nella clandestinit. Nella nostra epoca ci che giusto, se comunicato in modo sbagliato, sbagliato. E la politica si regola di conseguenza, con poche eccezioni. Stupisce quanto l’industria biotech e il mondo scientifico non sappiano comunicare e si facciano travolgere dal conformismo e dall’ignoranza in un oceano di pummarola biologica.


 


*Paolo SCARPA BONAZZA BUORA Senatore della Repubblica, Responsabile Agricoltura Forza Italia.


 


( Fonte: L’occidentale )


 


Considerazioni di Winetaste


In questo caso specifico mi allineo con quanto stabilito dai cugini francesi : in attesa che la scienza ci comunichi ” Con esattezza ” la natura degli OGM, e si esprima sulla loro salubrit, sospendiamo


la loro immissione sul mercato. Dall’altro lato incentiviamo la ricerca scientifica, quella seria, senza pregiudizi, ed una volta arrivati ad avere dati certi ed inequivocabili, ci comporteremo di conseguenza.


Roberto Gatti 

Website | + posts

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.