Home Comunicati Stampa Helix, il tappo è di sughero. Ma si svita

Helix, il tappo è di sughero. Ma si svita

Un sistema di chiusura particolarissimo che pare aver colpito in modo positivo i produttori di vino, dalla Sicilia alla Puglia, dalla Campania all’Abruzzo, alla Sardegna alla Lombardia e al Veneto

 

 

Si chiama Helix e ha viaggiato su un furgone lungo la penisola per 5 settimane per farsi conoscere dalle aziende vinicole. Parola d’ordine “twist to open”.

Stappare una bottiglia di vino senza l’utilizzo di un cavatappi ma semplicemente svitando il tappo in sughero è l’intuizione di Helix, una soluzione frutto della collaborazione tra i due colossi del packaging: Amorim per il sughero e O-I (Owens-Illinois) per il vetro. Una proposta al mercato dei vini di fascia medio-alta che permette di rendere più facile l’apertura di una bottiglia. Con l’intenzione di non perdere l’emozione della tradizione incarnata dall’utilizzo del sughero, chiusura ideale per la conservazione delle caratteristiche organolettiche di un vino.

 

Come? Il concetto di “twist to open” combina un tappo in sughero dal design ergonomico e una bottiglia in vetro con una filettatura all’interno del foro, creando così una soluzione di packaging sofisticata e dalle elevate performance.

 

A cogliere per prima in Italia questa grande opportunità commerciale è la storica azienda vitivinicola toscana Castellani che a Vinitaly 2014 ha presentato il suo primo vino biologico fresco d’annata “Toscano Santa Lucia” imbottigliato con Helix. Una scelta legata alla volontà di offrire ai clienti internazionali una soluzione di stappatura più vicina a quella a cui sono comunemente abituati (il tappo a vite, ma di metallo) senza rinunciare alla performance sensoriale del sughero e al suo essere ecocompatibile. Helix ha di recente vinto l’Oscar per l’Imballaggio 2014, assegnato dall’Istituto Italiano Imballaggio in collaborazione con la Scuola di Design del Politecnico di Milano e la partnership di Conai, Ipack-Ima2015 e Altroconsumo.

 

L’innovazione Helix è il frutto di una partnership quadriennale che ha sommato il patrimonio di esperienze e conoscenze tecniche di oltre un secolo di ricerca che appartiene ad entrambe le aziende protagoniste.

 

“Helix è la testimonianza concreta del valore che due multinazionali leader nella produzione di bottiglie in vetro e di sughero, possono apportare all’innovazione del packaging dedicato al settore vitivinicolo – ha dichiarato Giovanni Saudati, Sales Director O-I Italy- Helix unisce in un’unica soluzione tutti i benefici del sughero e del vetro – qualità, sostenibilità e immagine premium – a praticità e comodità nell’apertura e richiusura. Può essere velocemente e facilmente implementato dalle aziende vinicole con aggiustamenti minimi sulle linee di imbottigliamento esistenti”.

 

“Helix – conclude Carlos Santos A.D. di Amorim Cork Italia – ci ha reso i leader indiscussi nell’innovazione applicata allo studio del packaging. Siamo giunti ad un momento di svolta cruciale per l’azienda e siamo pronti per un rivoluzionario cambio di rotta”.

 

LE CANTINE CHE HANNO PARTECIPATO AL TOUR:

Donna Fugata -Sicilia; Florio-Sicilia; Settesoli- Sicilia; Planeta -Sicilia; Nicosia- Sicilia; Duca di Salaparuta – Sicilia; La Guardiense – Campania; Mastroberardino – Campania; Latentia Winery – Puglia; Magistra Vini – Puglia; Due Palme – Puglia; Menhir – Puglia; Spinelli – Abruzzo; Citra – Puglia; Castorani – Abruzzo; Galasso – Abruzzo; Moncaro-Terre Cortesi – Marche; Mancini – Sardegna; Santa Maria La Palma – Sardegna; Giovanni Cerchi – Sardegna; Dolianova – Sardegna; Argiolas – Sardegna; Contini – Sardegna; Vignaioli del Morellino – Toscana, Barone Ricasoli -Toscana; Fattoria La Vialla – Toscana; Beringer -Castello di Gabbiano – Toscana; Pirovano – Lombardia; Prime Alture – Lombardia; Valpolicella Negrar – Veneto.

 

 

( Fonte espresso.repubblica.it )