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Il vino cambia sensazioni organolettiche, al cambiare del tappo

Il vino cambia nella degustazione organolettica, cosi’ come cambia la sua tenuta nel tempo, in base al tipo di chiusura adottata.

 

 

Questo è il frutto di sperimentazioni condotte da diversi enologi italiani e stranieri, cosi’ come hanno testato alcuni produttori, imbottigliando la stessa partita e stessa vasca nello stesso giorno con tappo a corona, in vetro, a vite o in sughero. Naturalmente perchè la prova sia attendibile, sono stati usati gli stessi parametri, dalla vite all’imbottigliamento finale, quindi stessa quantità di ossigeno e di solfiti.

 

Risaputo e noto è il problema che possono causare i tappi di sughero, ovvero la contaminazione dovuta ad un fungo la Armillaria mellea, comunemente chiamato TCA ( tricloroanisolo ) , oggi fortunatamente dell’ordine dell’1% a livello mondiale, quando solamente pochi anni fa, eravamo nell’ordine del 3%. Oggi i tappi piu’ costosi, da usare per le bottiglie piu’ pregiate sono controllati uno ad uno, con uso di tecnologia al laser, per cui è al 100% la loro affidabilità.

 

 

 

Nell’esperimento condotto da qualche produttore è stato osservato che, dopo tre anni di conservazione in bottiglia, la chiusura con il sughero connotava sentori mielosi, mentre una maggiore acidità e freschezza si è manifestata nella bottiglia sigillata con il tappo a corona.

Sempre piu’ spesso, da alcuni anni i mercati esteri chiedono in tappo a vite o Stelvin, per cui anche in Italia dovremo abituarci a tale tipo di chiusura, lasciando alle spalle il pregiudizio che i vini contenuti nelle bottiglie con lo Stelvin siano di qualità inferiore. Cosi’ non è, questo è un retaggio appartenente agli anni che furono, quando effettivamente venivano imbottigliati vini ” da battaglia ” nei bottiglioni da 2 litri.

Da non sottovalutare il fatto che il tappo a vite è impermeabile all’ossigeno, per cui sarà possibile usare una minore quantità di SO2, anidride solforosa, che è un antisettico e conservante da sempre usato nei vini e nei prodotti alimentari conservati, ma meno se ne usa e meglio è per la nostra salute.

 

Consiglio una lettura qui dove viene spiegato come il vino cambia sensazioni con bicchieri diversi

Buona lettura

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.