Home DEGUSTAZIONI VINO Primitivo di Manduria di diritto tra i Top wine italiani !

Primitivo di Manduria di diritto tra i Top wine italiani !

Era il novembre 2006, quando per la prima volta ho scritto di questa azienda, all’epoca appena nata sulla scena vitivinicola italiana, consiglio una lettura al link :

 

 

https://www.winetaste.it/le-terre-rosse-di-manduria/

 

 

 

Rovistando nella mia cantina ho trovato una bottiglia datata 2001, prima annata in produzione, e l’ho condivisa con un gruppo di amici appassionati di vino !

 

 

 

 

 

Az. Ag. Morella |

 fax (+39) 099 2.209.910 |   

info@morellavini.it   | 

http://www.morellavini.com/

Via per Uggiano, 147 | 

74024 Manduria (TA) Italia

 

 

Tratto dal sito aziendale

I vini

Provengono solo da vigne di proprietà,

la maggior parte delle quali è costituita

da vecchi alberelli impiantati su terra rossa.

Sono coltivati a mano con particolare cura

e rispetto della terra secondo principi

biodinamici, con rese che raramente

superano i 20 quintali per ettaro.

 

 

Scheda tecnica

Primtivo Malbek: Età media del vigneto 40 anni.

Uvaggio Primitivo 85% Malbek 15%

Note di assaggio

Colore Rosso rubino

Profumi Marasca, sentore mentoso con note speziate Sapore Frutti rossi, speziato con tanninieleganti e persistenti

Note di vinificazione: Fermentazione in piccoli tini con follature manuali e temperatura controllata a 28o C.

Pressatura molto soffice con torchio manuale tradizionale.

Maturato in barrique di rovere di Allier per 12 mesi.

Affinato in bottiglia per almeno 8 mesi.

 

Sul tradizionale sistema di produzione ad alberello si innesta la tecnica enologica della wine-maker di origine australiana Lisa Gilbee, poi diventata la moglie del sig. gaetano Morella, la quale ha cercato di conservare le caratteristiche originarie del Primitivo e soprattutto di valorizzare gli aspetti di un vitigno autoctono dalla spiccata personalità.

Al Primitivo è stato aggiunto, in piccola percentuale, il Malbek con l’idea di ricostruire un connubio nato in Puglia nei primi anni post-fillossera, quando i colonizzatori bordolesi venivano a comprare il vino pugliese, per dare struttura ai loro eleganti, ma pur magri vini e consigliavano ai contadini locali le varietà da impiantare, tra i quali da ricerche storiche, è emerso appunto il vitigno: Malbech !!

Il risultato sicuramente piacevole e sorprendente ed incoraggia il produttore ad esplorare nuove strade, pur sempre rimanendo nellambito della tradizione.

 

 

 

Note di degustazione di Roberto Gatti

 

Vino Primitivo – Malbech 2001 gr. 14

 

A dire il vero ero molto dubbioso sullo stato di conservazione di questo vino, perchè 14 anni incominciano a pesare per ogni tipologia, se poi pensiamo che solo 10/15 anni fa, i primitivi di Manduria dell’epoca sicuramente sarebbero stati già in precarie condizioni, trovare questa bottiglia in splendida forma e non ancora al suo apice evolutivo è stata una grande sorpresa ricca di soddisfazione !

 

Colore rubino di media tonalità ;

naso impeccabile, di grande eleganza e personalità, note in fase di terziarizzazione che ci ricordano il cuoio ed il tabacco ;

in bocca è semplicemente strepitoso, giustamente caldo, tannini bene integrati ed ancora pimpanti, il vino è vivo, sorretto da una buona acidità, di gran classe, lungo nel finale !

Eravamo in dodici a degustare questo fuoriclasse assoluto, da standing ovation, emozione allo stato puro !

Una ulteriore dimostrazione che il Primitivo di Manduria, vinificato con gli standard moderni ovvero tecnica del freddo, lunghi affinamenti in barrique e successivamente in bottiglia ecc. è un vino molto longevo al pari dei migliori vini italiani e mondiali !

Un vino da grande medaglia d’oro in ogni concorso enologico, volendo classificarlo con un punteggio si attesterebbe intorno ai 95/100 !

Tra i vini blasonati della serata ( barolo, sangiovese zona Montalcino ) non ha avuto confronti, probabilmente aiutato dalla lunga evoluzione in bottiglia ed altre mille variabili, ma questi sono oggi ( ma non da oggi ) :

i grandi Primitivi di Manduria, di Gioia del Colle e del Salento !

 

Chapeau a questi bravi viticoltori

Roberto Gatti

Aprile 2016