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Quale olio per friggere?

 


Linnalzamento termico al quale viene sottoposto lolio utilizzato per la frittura determina la degradazione dellolio stesso e la trasformazione del glicerolo in acroleina, estremamente tossica e nociva per il nostro fegato. Lacroleina si manifesta sotto forma di fumo (viene raggiunto il cosiddetto punto di fumo) e la sua formazione è direttamente proporzionale alla ricchezza di acidi insaturi dellolio utilizzato.


Tra gli oli non raffinati il punto di fumo più alto è registrato dallolio extravergine doliva (210 gradi) che quindi è il più adatto per friggere, mentre i tanto pubblicizzati oli di semi di girasole o di mais hanno un punto di fumo molto basso (110 gradi); un po meglio lolio di sesamo (175), di arachide (160) e di soia (160).
Tra i grassi solidi è interessante notare come il punto di fumo più alto sia quello dellormai inutilizzato
strutto (180), molto meglio del burro (130).


Per scegliere un olio per la vostra frittura quindi, diffidate delle pubblicità


( Fonte Gustoblog )


Considerazioni di Winetaste


Consiglio una lettura di approfondimento al link:


https://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=70


e vi posso garantire, per esperienza personale, che il fritto ottenuto con l’olio extra-vergine di oliva è piu’ gustoso e croccante : provare per credere. Da non trascurare il fatto che è sicuramente anche piu’ salutare.


Roberto Gatti

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.