Home News Le Bottiglie di Gino: una degustazione memorabile

Le Bottiglie di Gino: una degustazione memorabile








 


 


Mi sembra ancora di navigare in un mare cos agitato dalle emozioni, che a malapena riesco a governare le commoventi suggestioni che le 12 bottiglie stappate sabato scorso mi hanno lasciato.


Dodici straordinarie bottiglie sottratte dalla cantina di Luigi Veronelli, la pi stupefacente cantina che ci sia in Italia; stupefacente perch tra quelle mura interrate sui colli di Bergamo racchiusa la storia dell’enologia italiana dagli anni cinquanta ad oggi.


E sabato 22 maggio – in chiusura di Ristorer 2010 (www.ristorero.eu), seconda edizione della manifestazione nata per celebrare due eccellenti bergamaschi: Vittorio Cerea, creatore del ristorante Da Vittorio, e Luigi Veronelli, il primo bergamasco di origine e il secondo solo di importazione – in una sala della Galleria d’arte moderna e contemporanea, si sono stappate 12 bottiglie che ci hanno raccontato della nascita dei grandi vini italiani, bianchi e rossi, andando a toccare regioni distanti, dalla Valle d’Aosta al Friuli Venezia Giulia, e da qui gi fino alla Puglia, in un crescendo di millesimi cha hanno spaziato dal 1964 al 1988. Con queste bottiglie sono nati anche i grandi vignaioli italiani, quelli che Veronelli ha sempre amato e chiamava affettuosamente i “suoi” vignaioli: Bruno Giacosa, Josko Gravner, Edoardo Valentini, Cosimo Taurino, per citarne qui solo alcuni. Tutte queste bottiglie, cos diverse, cos uniche, ma tutte accomunate dalla sapiente ricerca dell’espressivit dei cru, dei vitigni, dei saperi dell’uomo, ci hanno regalato rari esempi di eccellenza qualitativa, sia con riferimento ai tempi nei quali sono nate, sia ai tempi nostri, poich straordinariamente si offrono ancora con superba bont. Vini che sono il nostro orgoglio, vini che dovremmo mostrare pi spesso a tutto il mondo, perch con essi che ci poniamo ai vertici. Devo elencarli, ora, nell’ordine di servizio:


1 Trebbiano d’Abruzzo 1974 – Edoardo Valentini


2 Collio Ribolla Gialla 1985 – Josko Gravner


3 Valle d’Aoste Blanc de Morgex et de La Salle 1988 – Vevey Albert Maison


4 Barbaresco Santo Stefano – Riserva Speciale 1964 – Bruno Giacosa


5 Barbaresco, 1967 – Gaja


6 Barolo 1971 – Giuseppe Rinaldi


7 Brunello di Montalcino Riserva Vigna Le Tufaie 1969 – Elina Lisini


8 Recioto della Valpolicella Amarone 1974 – Le Ragose


9 Rosso del Salento Notarpanaro 1975 – Cosimo Taurino


10 Cabernet Trentino di San Leonardo 1978 – Marchese Guerrieri Gonzaga


11 Fontalloro Vino da tavola di Toscana 1985 – Fattoria di Felsina


12 Colli Orientali del Friuli Picolit di Cialla 1979 – Ronchi di Cialla


Ho visto lo stupore negli occhi dei pochi degustatoti che hanno potuto partecipare, ho ascoltato i loro entusiastici commenti, ho osservato la loro gioia mentre se ne andavano.


Indimenticabile.


 


( Fonte Gigi Brozzoni )


 


 


Annotazioni di Winetaste


 


Avrei voluto esserci stato, lemozione mi sarebbe derivata principalmente pensando con quale cura ed amore Veronelli aveva custodito queste bottiglie, oltre alle emozioni degustative.


Ma le emozioni di testa e di cuore possono raggiungere limiti ineguagliabili ed impensabili per lorganismo umano, fatto di carne ma soprattutto di spirito !


Idealmente avete brindato con Gino Veronelli, il primo in Italia ad essersi occupato cosi a fondo e dettagliatamente della nostra stupenda enogastronomia, la migliore al Mondo senza alcun dubbio.


Roberto Gatti

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.