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Riccardo Cotarella: “Chi sta a contatto con la terra è speranzoso per natura”

“Il vino ci sarà sempre, con la sua caratteristica di positività. In Italia, in questo periodo, il vino riposa, ma colleghi che operano nell’altro emisfero, in Sud America o in Sudafrica, hanno difficoltà per la vinificazione. In Australia il governo non ha ritenuto la vendemmia un’attività di vitale importanza e l’uva è rimasta sulle piante”.

Riccardo Cotarella, enologo di fama internazionale e presidente di Assoenologi, parla con tono serio, senza nascondere la realtà drammatica, ma come positività verso il futuro.

Assoenologi ha avviato una Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per acquistare ventilatori polmonari da destinare a diversi ospedali italiani.

“Abbiamo cominciato dal San Raffaele e dall’ospedale Sacco di Milano che, insieme ad altri presidi ospedalieri, stanno supportando la regione italiana più colpita dal Covid 19 che è la Lombardia. Per questo invitiamo tutto il mondo del vino, con il suo indotto, a unirsi in un gesto concreto di solidarietà”.

In cantina si continua a lavorare, ma qual’è la situazione del mondo del vino ?

Innanzitutto dobbiamo dire che si parla di previsioni, perché nessuno, per fortuna, può ricondurre la propria esperienza ad aver vissuto momenti come questo. A volte siamo pessimisti, a volte ottimisti. Io per natura sono ottimista o, quantomeno, non sono catastrofico.

Se e quando questa tragedia avrà fine, il vino è sempre presente nei momenti di vita, di rinascita, di ritorno alla serenità, all’amicizia, è quel soggetto che ci aiuta a ritornare alla normalità. Il vino, mai giungendo a scriteriati comportamenti come ubriacarsi, fa parte della vita dell’uomo e lo accompagna nei momenti tristi come in quelli più belli. Quindi il vino ci sarà sicuramente.

Il vino sta diventando l’elemento di unione in particolare in rete, degustazioni online, dirette dove persone lontane stanno più vicine degustando il medesimo vino

Accade perchè il vino è sempre stato un elemento positivo, fa parte del nostro essere, in particolare in questo momento. Anche io, personalmente, non ho mai ricevuto tante telefonate, video chiamate, teleconferenze in cui il tema comune è: cosa hai bevuto oggi o come hai trovato un determinato vino.

Poi mi chiedono commenti, non solo su cosa accadrà ma anche, a livello di informazioni, su come sta andando la stagione, ciò giunge non solo da colleghi ma maggiormente da appassionati. Se pensi al vino non pensi a questo momento buio, perchè esso non fa parte dei momenti tristissimi, di preoccupazione, ti aiuta invece ad uscirne.

Da esperto enologo come vedi la situazione attuale nei vari passaggi che la natura deve compiere verso il vino ?

Le vigne, rispettando le distanze, difficilmente si sta a contatto in campagna, è uno dei luoghi meno pericolosi in questo momento, almeno per quello che si conosce. Il lavoro quindi può continuare, d’altronde le operazioni in vigna come in cantina devono andare avanti, non potrebbero fermarsi, significherebbe compromettere gravemente il capitale di ognuno di noi produttori.

In cantina con le dovute protezioni, guanti e mascherine, dobbiamo e vogliamo seguire l’evoluzione dei vini, non possiamo trascurarlo. Il vino è un elemento vivo e come tale ha bisogno di essere seguito con attenzione, un compito che riguarda in particolare noi enologi che facciamo per dovere e per passione.

Nella grande problematica dico che, per fortuna, termine che oggi appare eufemistico, siamo in un periodo in cui il vino riposa e si può lavorare in campagna, certo il protrarsi delle attuali condizioni all’autunno sarebbe drammatico per la vendemmia.

Un dato positivo è che il vino è ancora chiesto, in particolare nella grande distribuzione dove c’è un grosso incremento. In decrescita, ovviamente, il settore della ristorazione e del consumo fuori casa.

Qual’è a tuo parere il sentimento che provano i produttori ?

Chi sta a contatto con la terra, per natura è speranzoso. Deve esserlo, riguardo al clima, alle avversità atmosferiche a tutti quei fenomeni che l’uomo non può condizionare, una grandinata, una forte pioggia come una siccità. Quindi speranza e ottimismo sono presenti in chi lavora la terra, certo i produttori sono preoccupati, non tanto per la produzione, quanto per questa crisi che attanaglia tutto il globo.

Dovremo attenderci una contrazione dei consumi, questo è fuor di dubbio, inutile illudersi, dobbiamo solo sperare che passi presto e che si ritorni alla vita. Dire che va tutto bene non sarebbe solo non vero, ma anche scorretto verso chi ascolta le nostre previsioni, i nostri sentimenti programmatici e noi dobbiamo essere leali.

INZIATIVA ASSOENOLOGI A SOSTEGNO DEGLI OSPEDALI

Emergenza Covid-19. Assoenologi chiama a raccolta il mondo del vino a sostegno degli ospedali italiani.
Quella che stiamo vivendo è la più grande emergenza sanitaria mondiale. Migliaia di medici, infermieri e personale sanitario ogni giorno sono chiamati a combattere contro un nemico invisibile, il Coronavirus, che sta facendo migliaia di vittime in tutto il Pianeta.

Per questi medici e infermieri e per il Sistema Sanitario Nazionale, oltre che dirgli grazie, vorremmo fare anche qualcosa di concreto: ASSOENOLOGI ha deciso di avviare una CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE per acquistare VENTILATORI POLMONARI da destinare a diversi ospedali italiani.

Si comincia dal SAN RAFFAELE di Milano che, insieme ad altri presidi ospedalieri, sta supportando la regione italiana più colpita dal Covid 19 che è la Lombardia.
Per questo si invita tutto il Mondo del Vino – compreso il suo indotto – a unirsi in un gesto concreto di solidarietà. Contando ancora una volta sul vostro cuore grande, come dimostrato già in altre occasioni, abbiamo messo a disposizione un CONTO CORRENTE dedicato all’iniziativa:

EMERGENZA COVID-19 DONAZIONI MONDO DEL VINO
iban IT 41 N 01030 71860 000002598601
bic PASC IT MM COL

Nella CAUSALE è importante specificare: cognome, nome, un indirizzo email valido.

Lo abbiamo ripetuto molte volte: vino è vita, amore e passione. Ma vino è anche unione e allora, mai come adesso tutti i protagonisti dell’Enologia e della Viticoltura italiana si devono sentire uniti nel sostenere chi in queste ore cerca di salvare migliaia di vite umane.

Il Presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella

( Fonte Repubblica.it )
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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.