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Umani Ronchi, verticale di Cumaro

Umani Ronchi è una azienda storica marchigiana, da annoverare tra le piu’ importanti e prestigiose, per avere dato impulso a tutta la zona del Conero, per l’alta qualità dei suoi prodotti, una di quelle aziende che non è sbagliato definire “ leader “ !

 logo

Azienda Vinicola Umani Ronchi Spa

 Via Adriatica 12 – 60027 Osimo (AN)

 Tel. +39 071 7108019 – Fax +39 071 7108859

 wine@umanironchi.it

Web : www.umanironchi.com

 

 

La storia

( liberamente tratto dal sito aziendale )

 

Com’era il nostro passato, come sarà il nostro futuro.

La storia di Umani Ronchi comincia intorno alla fine degli anni ’50, quando Gino Umani Ronchi dà vita ad una piccola azienda agricola nelle Marche, a Cupramontana, terra del Verdicchio Classico. Pochi anni dopo l’azienda viene rilevata dalla famiglia Bianchi-Bernetti che ne acquisisce il marchio, insieme alla proprietà, dando un impulso produttivo e commerciale all’attività. Il 4 gennaio 1968 avviene la trasformazione in Azienda Vinicola, e appena un anno dopo, il trasferimento della sede sociale e amministrativa ad Osimo, dove si inaugura la cantina destinata alla lavorazione del Rosso Conero. Nello stesso periodo viene potenziata la cantina di Castelbellino, già dedicata alla lavorazione del Verdicchio. 

Da Massimo Bernetti, al figlio Michele

La gestione dell’azienda è tutta di Massimo Bernetti, che porta avanti con visione, lungimiranza e piglio imprenditoriale, tre macro-obiettivi: aprire la commercializzazione dei vini ai mercati esteri, in particolare Germania e Inghilterra; incrementare la produzione, affiancando al Verdicchio, il Rosso Conero; aumentare la superficie agricola dell’azienda, che raggiungerà in poco tempo i 210 ettari di vigneti tra Marche e Abruzzo. 

In quegli stessi anni, Massimo Bernetti decide di lavorare sull’intera filiera produttiva, per migliorarla da un punto di vista qualitativo e per ampliare l’offerta a partire dai rossi, soprattutto dal Rosso Conero. Nel 1982 c’è la prima annata del San Lorenzo, e nel 1985 il Cumaro. Anche il Verdicchio viene rinnovato attraverso i cru e le riserve: nel 1983 il Casal di Serra, e il 1985 è la prima vendemmia del Villa Bianchi. 

Si arriva ai primi anni ’90, quando Massimo Bernetti, affiancato da suo figlio Michele, fresco di laurea in Economia e Commercio ad Ancona, e con un’esperienza a Londra presso il Sales Department dell’agenzia di importazione che segue la distribuzione dei vini Umani Ronchi nel Regno Unito, decide di avviare un lavoro di ricerca sulle più evolute tecniche agronomiche ed enologiche, e sui migliori terreni vitati, anche grazie a collaborazioni con esperti e centri di studio universitari. 

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La stagione di Michele

Inizia così la stagione di Michele che, guardando al di fuori dei confini regionali, decide di avvalersi della preziosa collaborazione dell’enologo Giacomo Tachis, conosciuto per aver creato vini come il Solaia e il Sassicaia. Da questa collaborazione, nel 1994, arriva il Pelago, risultato di una ricerca spinta sui vitigni internazionali e la loro integrazione nel territorio locale, e vincitore dell’International Wine Challenge di Londra. Il premio come “Miglior Vino Rosso del Mondo”, lo porta sulle prime pagine delle più importanti testate nazionali e internazionali. Poco dopo, viene inserito dalla rivista Wine Enthusiast, tra i 100 vini top del 1998, con il punteggio di 97/100.

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( a sx Michele Bernetti, a dx il direttore del Consorzio Imt Alberto Mazzoni )

Il 2000 è l’anno della nuova Bottaia per l’affinamento dei vini: un progetto architettonico e culturale che si inserisce all’interno di un disegno più ampio di ristrutturazione della Cantina di Osimo. Un’opera architettonica che rivela ancora una volta l’apertura alla ricerca e all’innovazione in tutte le fasi della produzione. Michele, assieme ai propri tecnici, porta avanti un lavoro di affinamento continuo sui vini, che si traduce nella creazione di nuovi prodotti, e nella cura scrupolosa delle etichette esistenti. Un lavoro di perfezionamento della collezione Umani Ronchi, in un mercato nazionale e internazionale estremamente difficile e competitivo, dove è necessario differenziare, e dove l’unica parola d’ordine è perseguire la qualità. La sua attenzione verso la cantina lo porta a lavorare anche sul nuovo progetto di Roseto degli Abruzzi, dedicato alla lavorazione esclusiva del Montepulciano.

La Medaglia d’oro di Decanter al Cùmaro 2004, e il titolo di Vino Bianco dell’anno attribuito da Gambero Rosso al Vecchie Vigne 2009, sono solo le conferme più recenti di un lavoro tanto meticoloso e costante, rivolto al successo dei vini locali.

Oggi Michele coniuga il suo impegno più propriamente tecnico e gestionale, con l’attività di sviluppo dei mercati esteri. Così, Umani Ronchi, da brand regionale è divenuto un vero e proprio brand internazionale. Senza perdere il contatto con la terra e le radici, che porta in giro per il mondo attraverso i suoi vini migliori.

Nel 2015 Michele è stato scelto come “Ambasciatore delle Marche del Vino nel mondo” in occasione dell’Expo di Milano.

 

Vino CÙMARO

Conero Riserva DOCG

Vitigno Montepulciano 100%

Prima annata 1985

Area di produzione Marche, Conero

Cúmaro viene dal greco komaros che vuol dire corbezzolo, un arbusto sempreverde tipico dei boschi del Monte Conero, dove crescono le uve di questo vino. Grazie a una selezione severissima delle uve sul campo e all’utilizzo di tecniche moderne di vinificazione e affinamento, sa esaltare un territorio vicino al mare e molto calcareo e un vitigno di carattere come il Montepulciano. Con l’annata 2004 ha conquistato la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita Conero Riserva.

Il Vigneto La vigna da cui nasce il Cúmaro si trova nel comune di Osimo (AN), nel fondo di San Lorenzo. E’ esposta a sud‐est, su una collina che è a circa 150 metri sul livello del mare. Il terreno, che risale a formazioni del plio‐pleistocene marino, è molto profondo e particolarmente calcareo. La resa, che viene contenuta attraverso potature molto corte e diradamenti mirati, può variare in base alle stagioni, da 50 a 60 q.li per ettaro. Vendemmia La vendemmia è eseguita a mano, con l’uva raccolta e trasportata in casse. Normalmente non inizia prima della seconda decade di Ottobre, quando le uve Montepulciano, vitigno piuttosto tardivo, hanno raggiunto un ottimo e avanzato grado di maturazione fenolica. Vini cazione L’uva diraspata e leggermente pigiata viene fatta fermentare a 27‐29°C in fermentini di acciaio per 12‐14 giorni su lieviti indigeni. Successivamente il vino passa alla fase della fermentazione malolattica, al termine della quale viene affinato in barrique di rovere da 225 lt. per un periodo di 12‐14 mesi. Dopo l’imbottigliamento il Cùmaro affina ulteriormente, in ambiente termocontrollato, per circa 6‐8 mesi. Formato disponibile Bottiglie da 0,75 lt. 1,5 lt. 3 lt.

 

Note di degustazione

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Cumaro 2006 gr.14

E’ stato affinato per 12/14 mesi in barrique : rubino chiaro ; al naso note di frutta rossa, tannini integrati, caldo, godibile e lungo nel finale !

Ottimo 88/100

 

Cumaro 2003

 

Annata molto calda : rubino chiaro ; naso impeccabile, leggermente speziato di grande impatto ; bocca sontuosa, grande “ souplesse “, tannini nobili, lungo ! Il tocco di classe del grande Tachis si sente tutto !

Eccellente 93/100

 

Cumaro 1999

 

Granato chiaro ; al naso spezie fini ed eleganti ; bocca armonica, tannini ancora in integrazione, di grana nobile, caldo ed ancora pimpante !

Ottimo 89/100

 

Cumaro 1995

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E’ stata un’ottima annata dal punto di vista climatico : rubino chiaro, con sfumature leggermente aranciate ; al naso note “ fumè “ ; in bocca tannini ancora pimpanti, bella acidità, lungo ! Un vino con 21 anni di vita ed ancora giovane, complimenti !

Oggi ottimo 88/100 in divenire 92/100 eccellente !

 

Cumaro 1991

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Granato chiaro, leggermente aranciato sull’unghia ; al naso note terziarie ; bocca ancora viva, tannini pimpanti, bella acidità, note di liquirizia, lungo !

Oggi è ottimo 88/100 in divenire sarà eccellente 91/100

Cumaro 1989

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Granato chiaro, con riflessi aranciati ; al naso note terziarie di bella espressione, che ci rimandano al cuoio e tabacco ; in bocca tannini fini e setosi, una beva di classe, buona acidità ancora percepibile, liquirizia in retrolfazione nel finale di bocca !

Eccellente 90/100

 

Infine ci è stata offerta l’oppurtunità di degustare in anteprima un’altro vino aziendale, sempre ottenuto da quel grande vitigno che è il montepulciano :

 

CAMPO SAN GIORGIO Conero Riserva DOCG

Vitigno Montepulciano 100%

Prima annata 2009

Area di produzione Marche, Conero

CARATTERISTICHE GENERALI

Il Vigneto La vigna del Campo San Giorgio, con un’età media di 15 anni circa, è esposta a est‐ovest, a 150 metri sul livello del mare. Il terreno, che risale a formazioni del plio‐pleistocene marino, è molto profondo e particolarmente calcareo. L’appezzamento di 10.000 metri quadrati, conta 8.000 barbatelle per ettaro, impiantate ad una distanza di 2.1 metri tra le file, e 60 cm lungo la fila.

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La forma di allevamento scelta è ad alberello, strutturato in maniera da poter contenere la vegetazione sul filare. La potatura, molto corta, porta ad una produzione di circa 500‐750 gr. di frutto per pianta, ed è capace di raggiungere una resa di 40‐50 q.li per ettaro.

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 ( allevamento ad alberello )

La vendemmia, che è profondamente legata all’andamento climatico, normalmente ha inizio dopo la prima decade di ottobre, periodo in cui le uve di Montepulciano raggiungono il miglior grado di maturazione fenolica. La vendemmia è eseguita a mano, e l’uva viene raccolta e trasportata in grandi casse.

Vinificazione L’uva diraspata viene fatta fermentare senza alcuna pigiatura, in fermentini di acciaio e su lieviti autoctoni a 28‐30°C, per un periodo di 14‐16 giorni. Dopo la fermentazione malolattica, il vino viene affinato in legno piccolo nuovo per 12 mesi, e successivamente in tonneaux di secondo e terzo passaggio per altri 6 mesi. Dopo l’imbottigliamento, il Campo San Giorgio rimane in ambiente termocondizionato per circa 8‐10 mesi. Formato disponibile Bottiglia da 0,75 lt

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CONSIGLI DI DEGUSTAZIONE

Il Conero Riserva Campo San Giorgio è il grande rosso Umani Ronchi. Un montepulciano in purezza che sa esprimere eleganza e un legame fortissimo con il territorio. Il nome è l’appellativo catastale di una particella del comune di Osimo che si è distinta, dopo diverse vendemmie, per espressività e unicità caratteriale. L’etichetta è volutamente retrò, è stata disegnata a mano, a china, per sottolineare come questo vino sia il risultato di un’esperienza lunga, fatta di ricerca e sperimentazioni, sul vitigno montepulciano !

CARATTERISTICHE GENERALI

Il Vigneto La vigna del Campo San Giorgio, con un’età media di 15 anni circa, è esposta a est‐ovest, a 150 metri sul livello del mare. Il terreno, che risale a formazioni del plio‐pleistocene marino, è molto profondo e particolarmente calcareo. L’appezzamento di 10.000 metri quadrati, conta 8.000 barbatelle per ettaro, impiantate ad una distanza di 2.1 metri tra le file, e 60 cm lungo la fila. La forma di allevamento scelta è ad alberello, strutturato in maniera da poter contenere la vegetazione sul filare. La potatura, molto corta, porta ad una produzione di circa 500‐750 gr. di frutto per pianta, ed è capace di raggiungere una resa di 40‐50 q.li per ettaro. Vendemmia La vendemmia, che è profondamente legata all’andamento climatico, normalmente ha inizio dopo la prima decade di ottobre, periodo in cui le uve di Montepulciano raggiungono il miglior grado di maturazione fenolica. La vendemmia è eseguita a mano, e l’uva viene raccolta e trasportata in grandi casse. Vini cazione L’uva diraspata viene fatta fermentare senza alcuna pigiatura, in fermentini di acciaio e su lieviti autoctoni a 28‐30°C, per un periodo di 14‐16 giorni. Dopo la fermentazione malolattica, il vino viene affinato in legno piccolo nuovo per 12 mesi, e successivamente in tonneaux di secondo e terzo passaggio per altri 6 mesi. Dopo l’imbottigliamento, il Campo San Giorgio rimane in ambiente termocondizionato per circa 8‐10 mesi.

 

Note di degustazione Campo San Giorgio 2011

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Annata calda, è stato affinato in botte grande ed anche barrique :

rubino scuro ; al naso frutta rossa ; bocca armonica, tannini in integrazione, succoso e godibile, lungo !

Un prodotto molto interessante già oggi ottimo 88/100 , in futuro potrà solo migliorare diventando un vino eccellente 92/100

 

Complimenti a questa azienda marchigiana, all’avanguardia nel settore della ricerca e sperimentazione, dotata di tutte le tecnologie all’avanguardia, che si avvale di maestranze specializzate, condotta e diretta dalla famiglia Bernetti di grande capacità imprenditoriali ed umane !

 

Roberto Gatti

( per i non addetti ai lavori, la degustazione verticale si riferisce ai vini di una sola azienda, di annate diverse )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.