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Zenato festeggia cinquant’anni tra tradizione e innovazione













( nella foto da sx a dx : Alessandro Scorzone; Bernardo Pasquali, Roberto Gatti )
Un libro monografico per raccontare e lasciare una traccia lunga mezzo secolo di vitivinicoltura, fedele a due territori di spicco del Veronese: la Lugana e la Valpolicella. Una serata ricca di ricordi che ha lasciato spazio ai festeggiamenti di una delle cantine pi conosciute della zona: Zenato
SAN BENEDETTO DI LUGANA (VR) –  Il territorio e i segni: sono i concetti che hanno ispirato la serata-evento organizzata luned 13 settembre dalla famiglia Zenato presso la tenuta Santa Cristina, per celebrare 50 anni di attivit nel settore vitivinicolo. Una tappa importante per lazienda veronese che nella sua crescita ha sempre valorizzato il forte legame con il territorio di origine, in particolare con i terroir nelle due tenute a San Benedetto di Lugana e a SantAmbrogio di Valpolicella, vocati rispettivamente alla produzione di Lugana e di vini della Valpolicella, tra tutti lAmarone. 

In occasione dellanno che celebra il primo mezzo secolo di attivit, la serata del 13 settembre ha proposto un affascinante viaggio nella filosofia che ha reso celebre il marchio Zenato, puntando sul concetto delle tracce che congiungono due generazioni. Si partiti dalle linee direttrici del passato, abbozzate da Sergio Zenato, per arrivare, in perfetta soluzione di continuit, ai solchi che simboleggiano i nuovi orizzonti dellazienda, oggi gestita dalla moglie Carla insieme con i figli Nadia e Alberto. In cinquantanni lo scenario vitinivicolo radicalmente cambiato, la competizione non lascia margini di incertezza a chi fa questo mestiere ma vedo che i valori che lui ci ha trasmesso continuano a essere attuali continua Alberto Zenato (il primo a sinistra nella foto con il taglio della torta). 

Ieri andata in scena una serata-spettacolo che iniziata con la presentazione della monografia Zenato, dalla Lugana alla Valpolicella, una famiglia al centro di un sogno, con testi a cura delle giornaliste veronesi Giuditta Bolognesi e Monica Sommacampagna, per poi culminare nella performance di sand art di  Gabriella Compagnone, balzata alla notoriet con la trasmissione su Canale 5 Italias Got Talent e per la prima volta allopera nel Veronese. 

Il cinquantesimo ci ha inoltre ispirato per altre iniziative nel solco della tradizione avviata da mio padre spiega Nadia Zenato  Dopo la degustazione della sua Riserva di Lugana a Vinitaly, abbiamo avuto loccasione di apprezzare uno dei progetti che gli stava pi a cuore: lAmarone Riserva, che abbiamo proposto in cinque annate prestigiose, a partire dal 1980 che ha segnato il suo esordio. Il percorso di degustazione stato raccontato dai membri della famiglia, in un emozionante viaggio a ritroso nel tempo: 1995, 1990, 1988, 1985 fino allannata che segna quella primissima, ambiziosa sfida. Una sfida decisamente vinta, a giudicare non solo dalle esuberanti caratteristiche sensoriali di questo rosso, ma anche dal successo riscontrato nel tempo dalle scelte vendemmiali che hanno dato vita alle Riserve del fondatore.

La serata ha concluso cos in bellezza un anno di iniziative nel segno dei 50 anni: dalla degustazione verticale di Lugana Riserva Sergio Zenato di sette annate di pregio a unedizione a fine maggio di Cantine aperte dedicata alle suggestioni della polisensorialit.



Il territorio
DALLA LUGANA. 
La storia vitivinicola di Zenato si sviluppa dalla terra, in particolare dalla costa meridionale del Garda, ricca di argille e con un clima generosamente mite, e dal vitigno autoctono Trebbiano di Lugana. Ambasciatrice del Lugana, la famiglia, che possiede 40 ettari coltivati nellarea di San Benedetto, a sud del Lago di Garda, ha declinato le potenzialit del bianco del Garda ottenuto dal vitigno in purezza in tre vini: il Lugana San Benedetto, dai profumi  freschi e fruttati e il Lugana Santa Cristina, legato alla tenuta omonima, con profumi arricchiti da note leggermente vanigliate. Il fiore allocchiello dellazienda rappresentato dal Lugana Riserva Sergio Zenato, di cui questanno a Vinitaly stata proposta una verticale, conclusasi con la degustazione della prima annata, il 1993. Un bianco particolarmente caro al fondatore, che viene realizzato solo in annate vocate e che trae il suo equilibrio dalle vigne ventennali del Podere Massoni: basse rese, un passaggio in barrique, sei mesi in serbatoio e altrettanti in bottiglia. Un vino che, come hanno dimostrato le sette annate storiche degustate, presenta suadenti note floreali come gelsomino, fiori darancio, salvia, una sapidit avvolgente e una spiccata vocazione alla longevit. 

Tra le novit lanciate lanno scorso dallazienda: il Lugana doc brut metodo classico, dal perlage elegante e persistente, che testimonia la personalit del Trebbiano di Lugana anche in versione spumante.



ALLA VALPOLICELLA

Dagli Anni Novanta la famiglia Zenato possiede 30 ettari di vigneto nella tenuta Costalunga, a SantAmbrogio di Valpolicella dove vengono coltivate le due principali variet tipiche della zona, Corvina e Rondinella, oltre a vitigni autoctoni oggi al centro di unopera di valorizzazione, come Croatina e Oseleta. Da queste uve a bacca rossa nascono il Valpolicella Classico Superiore doc e, in particolare, il Ripassa. Con questo nome Zenato ha designato la migliore selezione del suo Valpolicella, che viene ripassata subito dopo la fermentazione delle uve passite dellAmarone, dando origine a una seconda breve fermentazione alcolica. Dopo un affinamento in botti di rovere per 18 mese ne risulta un rosso vellutato e con profumi intensi di piccoli frutti rossi. 

La punta di diamante della produzione della tenuta Costalunga costituita dallAmarone docg, ottenuto dalla vinificazione di uve lasciate ad appassire su  sane e perfettamente mature e successivamente poste a riposare su graticci o in cassette in genere fino a febbraio. Laffinamento avviene in barrique di rovere francese e botti grandi e d luogo a un vino complesso, vocato alla longevit. In particolare, lAmarone Riserva Sergio Zenato docg frutto di unidea del fondatore con la moglie Carla e valorizza annate di grande pregio, la prima stata il 1980. 

Tra i rossi che nascono dalla volont dellazienda di sperimentare nuove strade espressive vanno segnalati il Cresasso igt, ottenuto dalla vinificazione di Corvina in purezza, vino dai caratteristici sentori di ciliegia e di mora che nasce da un particolare terreno creataceo morenico, ricco di sassi e il Corm igt, frutto di una accurata selezione di uve Merlot e Corvina.

La novit 2010
: il Recioto della Valpolicella doc  viene realizzato con uve Corvina Veronese (80%), Rondinella e Oseleta, coltivate in terreni calcarei derivanti da rocce molto antiche, i calcari oolitici di San Vigilino, che risalgono al periodo Giurassico. Il microclima temperato e la continua ventilazione naturale nella tenuta Costalunga costituiscono la culla ideale per questo vino passito il cui nome proviene dalle recie (orecchie), che designa le piccole ali o grappoli laterali che coronano il grappolo principale. Ottenuto da uve appassite in fruttai fino a fine febbraio, il Recioto un vino da dessert che si presta ad accompagnare dolci da forno della tradizione.

 


( Fonte Italiatavola )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.